venerdì 11 novembre 2022

Il secondo capitolo di "Parole in gioco": "Le parole tessono la realtà"

Le parole tessono la realtà di Andrea B. Ferrari e Francesco Gallone

Guendalina Ravazzoni, "LIVED. Bada, vali oro"

 

«Oh, ma ’sto povero cane è bagnato fradicio» dice Raffaella. «Vado di là a prendere un asciugamano. Intanto fatelo entrare.»
Il fratello di Luca prende il cane per la maniglia della pettorina e lo spinge piano dentro casa. La porta resta aperta, uno spiraglio di luce illumina il ballatoio.
«Certo che Raf fa di tutto per ostentare il suo cuore da fornaio, ma credo che in realtà lo abbia largo abbastanza per abbracciare il mare.»
Giacomo annuisce, perché anche lui ha misurato centimetro per centimetro il cuore di Raffaella, finendo per consumare il proprio.
«Quod sequitur, fugio; quod fugit, ipse sequor» dice sconsolato.
«Amen. Giacomo, guarda che mio fratello si sposa in Comune. Niente cose da preti.»
«Lo so. Lo so. È che questo aforisma le calza a pennello. Raffaella rappresenta il tipico modello di chi sfugge a ciò che l’insegue e che insegue ciò che gli sfugge.»
«Ah, tipo “Mamma, Ciccio mi tocca” e “Toccami, Ciccio, che mamma non c’è”.»
«Ecco, questa è la versione meno letteraria.»
«Versione di che?» chiede distratta Raffaella rientrando in salotto proprio nel momento preciso in cui il cane guida decide di rivelarsi come Giuda e si scrolla prepotentemente il pelo per asciugarsi da tutta l’acqua che lo ha inzuppato là fuori.»
Nella frazione di secondo che passa fra il dire e il fare, Giuda riesce a inzaccherare tutti e tre i ragazzi con geometrica precisione trasformando l’abito della festa di Giacomo in una brutta copia di un quadro di Jackson Pollock.
«No, cazzo! Il vestito. Adesso dovrò andare in lavanderia e finirò per arrivare tardi alla cerimonia.»
«Chi se ne frega del vestito e della “cerimonia", guarda com’è ridotto il divano. E siamo bagnati fradici. Quasi quasi porto il nostro amico Giuda a casa di Mirella e sto a vedere come le concia l'abito da sposa.»
L’unico che conserva un certo aplomb è il fratello di Luca, invero ancora in tuta, che con la faccia impiastrata di fango prende la salvietta dalle mani di Raffaella, si asciuga il volto e declama con voce impostata: «Beati gli umidi, perché di essi è il regno dei cieli».
Raffaella e Giacomo per un attimo sono indecisi se ammazzarlo seduta stante o lasciarsi contagiare dalla sua risata, poi il riso ha la meglio e tutti si afflosciano, già stanchi, sul divano.
Manco a dirlo Giuda spicca un salto da olimpionico e si adagia con i suoi quasi quaranta chili sui tre malcapitati.
«Madonna come puzza, ’sto povero cane.»
«Effettivamente hai ragione, Jack.»
«Leviamogli la pettorina che magari è quella.»
Giacomo inizia ad armeggiare con le cinghie della pettorina, ma a Giuda la cosa pare non andare a genio e inizia a ringhiare.
«Ehi, ringhia» fa Giacomo cercando di divincolarsi dal peso del cane.
«Più che un ringhio, Jack, mi pare un grugnito.»
Così Raffaella si alza e si mette a controllare la pettorina rossa.
Giuda, effettivamente, continua a fare un verso molto simile a un grugnito.
«Oh, ma non vi sembra di stare dentro una puntata di un cartone giapponese?» butta lì il fratello di Luca. «Adesso scopriremo che il cane, qui, in realtà è un maiale. Un cane mutante. Il Porco Cane.»
«Porco Giuda!» urla Raffaella facendo un salto all’indietro. «Altro che mutazione, questo ha appena scoreggiato.»
Dalla pettorina casca una specie di targhetta plastificata.
Giacomo la raccoglie, tappandosi il naso.
«C’è scritto sopra il nostro indirizzo.»
«Cosa?» fanno all’unisono Raffaella e il fratello di Luca.
«Eh, sì.»
«Basta, io sto dando di matto. Metto su un altro caffè e ho bisogno di un’altra sigaretta.»

Toc. Toc. Toc.
Un rumore dalle scale. Tutti si voltano a guardare. Emerge un uomo, alto, elegante pur dando l'impressione di indossare gli stessi abiti da sempre. Occhiali scuri. Un bastone. Un ghigno.
«Il cieco!» sbraita Giacomo.
«Cretino...» borbotta Raffaella, e aggiusta: «Ecco il padrone del cane...»
«Avete già conosciuto Giuda, dunque?» La voce dell'uomo è profonda, calda, avvolgente. «Posso entrare?»
«Ce... certo!» balbetta Giacomo.
«Il mio nome è Michal Čapek. Sono ceco.»
«Eh, l'avevamo capito, sa... gli occhiali, il bastone, il cane...» sorride il fratello di Luca.
«Gli occhiali sono italiani, il bastone inglese, il cane è tedesco. Io sono ceco, e ci vedo benissimo.»
«Davvero?»
«Davvero.»
«Be’, è ingannevole, scusi. Lei è travestito da non vedente» ringhia sarcastica Raffaella. «Forse per saltare la fila in posta?»
«Forse, chissà...» sorride di rimando l'uomo. «Forse approfitto della mia condizione di ceco per fingermi cieco. In fondo, sono solo parole. Suonano uguale, cambia una vocale. Quanto può influire una parola sulla realtà?»
«In effetti, le parole volano...» azzarda Giacomo.
«Ed ecco un altro incauto! Le parole, caro mio, tessono la realtà. Pare che la raccontino, e invece sono subdole, piano piano la scolpiscono. Le parole sono tutto. In un matrimonio, basta un monosillabo a sancire un'unione che dovrebbe essere per tutta la vita... se il diavolo vuole.»
«Se Dio vuole, diciamo in Italia» corregge il fratello di Luca.
«Bimbo, ti pare che dopo tutto il discorsetto io possa utilizzare una parola a vanvera? Se ho detto diavolo, volevo dire diavolo, pur sapendo com'è il detto. E se ci ragionassi pure tu, diresti altrettanto. Il caffè sta bruciando. Peccato.»
Raffaella si avventa sulla caffettiera rovente, sta per afferrarla ma il calore la distoglie, la avvolge con uno straccio e la scaraventa nel lavello. Durante il breve volo, un fiotto di caffè va a decorare ulteriormente l'abito di Giacomo, che impreca: «Porco Cane!».
«Vacci piano, ragazzo. Giuda s'offende...»
«Ma insomma! Lei che vuole? Che fa, qui? Perché aveva il nostro indirizzo?»
L'uomo allarga la bocca in un ghigno animalesco: «E se te lo spiegassi, non sarebbero solo parole? Quelle di uno sconosciuto, quanto valgono? Quanto possono essere attendibili, se pure di fronte a noi stessi, a parole, mentiamo? Se dovessi definire questa bella ragazza, diresti “la mia coinquilina”, ma non è così che le pensi da sotto le coperte, quando sei davvero da solo con te stesso. Usi altre parole, immagini altri gesti. Io, di me, qui, ora, che posso dire... Siete una società passiva, di inerti. Subite i governi, subite le mode, subite necessità che non vi necessitano. Subite un tracollo culturale senza precedenti, subite le influenze di chi vi vuole influenzare, siete sempre più molli, sempre più pigri: ordinate la spesa a domicilio, le scarpe a domicilio, la cena a domicilio, il sex toy a domicilio, la visita a domicilio, le medicine a domicilio. Ecco, io sono la vostra svolta a domicilio. Il vostro Devil-eroo.»
Il fratello di Luca corregge: «Si dice Deliver...»
Giacomo deglutisce, ma è Raffaella a parlare: «No, credo abbia sbagliato con intenzione...». Si sfila gli occhiali da sole: «Allora perché è qui?».
Michal Čapek fa scorrere i suoi occhiali giù lungo il naso, la guarda, sorride.

... CONTINUA!
ASPETTIAMO I VOSTRI SUGGERIMENTI AGLI AUTORI SU COME PROSEGUIRE ENTRO LE ORE 21 DI LUNEDÌ 14 NOVEMBRE.

"LIVED. Bada, vali oro", illustrazione di Guendalina Ravazzoni

Parole in gioco: StraStorie incontra OraZulu
Hybrid Edition per BookCity Milano 2022
Un format di narrazione condivisa di Valeria Ravera
Un gioco di parole di Guendalina Ravazzoni e Alessandra Gandini
Con Andrea Ferrari e Francesco Gallone
Incursioni di Oliviero Ponte di Pino
Illustrazioni di Guendalina Ravazzoni
In collaborazione con la libreria Covo della Ladra - Ladra di Libri
Appuntamenti in diretta streaming: 21 e 26 ottobre, 2 novembre, 11 novembre e 16 novembre, ore 18.30
#scrivere #BCM22 #StraStorie #OraZulu #Strastorie #BookCity #paroleingioco

11 commenti:

  1. Ecco le parole "pescate" da OraZulu da Francesco con l'aiuto del piccolo Adamante:
    "immaginario", "speranza" e "caduta".

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  2. Ecco lo spunto della nostra ospite Alessandra Conta:
    "Sono agitata. Mi manca il respiro. Il rosso mi fa impazzire."

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  3. Ecco lo spunto di Freepier arrivato fuori tempo massimo dopo la prima puntata:
    I guai piu che dal cane guida o giuda arrivarono dalla sua padrona. Dopo l'arrivo del 4zampe, bussò alla porta Vanda. I capelli viola, le braccia tatuate...

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  4. Ecco lo spunto di Mirella:
    ...in realtà il ceco-non-cieco e il cane guida sono morti da un bel pezzo e quelli che si palesano nell'appartamento dei ragazzi sono i loro fantasmi intrappolati per le famose "questioni irrisolte": il ceco non può avere pace senza aver saputo il vero nome di F.d.L. (fratello di Luca) e il cane Giuda senza aver potuto interagire con il gatto dello scrittore Francesco perché oltre ad essere un cane-guida adesso è anche uno spirito-guida!

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  5. Ecco lo spunto di Rita:
    spunto esoterico: il Diavolo ha un suo motivo per impedire il matrimonio (quale?) e ha mandato direttamente Caronte mascherato da ceco con il cane-giuda-Cerbero allo scopo di ingaggiare i 3 sbarbati per bloccare il matrimonio...gli sbarbati devono dire il loro prezzo (oppure inventarsi un modo per bloccarlo e mettere nel sacco il Diavolo)

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  6. Ed ecco lo spunto contenuto in "LIVED. Bada, vali oro", l'illustrazione di Guendalina Ravazzoni:
    "Il cuore è al largo e io la mente ti modello".

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  7. Ecco lo spunto di Fransc:
    "È la natura stessa degli uomini che li porta all'asservimento verso l'autorità, ce lo ricorda Dostoevskij nella leggenda del Grande Inquisitore. Avete letto I fratelli Karamazov, spero", continua Michal. "Io e Giuda siamo qui per ricordarvelo e scuotervi dal vostro torpore. Venite con me e capirete". "A dire il vero stamattina mio fratello si sposa, protesta il fratello di Luca". "Dovrà aspettare: Maddalena, la sua futura moglie è qui sotto in macchina che ci aspetta. Giuda, amico, andiamo!"

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  8. Il Ceco disse: è il momento che io vi racconti una storia. Alla storia seguirà una proposta. Ascoltate e se sarete d'accordo, da qui partirà la nostra avventura. Si tratta di una specie di caccia al tesoro.

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  9. Devileroo, seguendo le orme del suo trisavolo Mefistofele, si è adattato ai tempi e offre il servizio di abbonamento "patto col diavolo illimitato" a domicilio. È a casa di Giacomo e Raffaella perché ha avuto il loro indirizzo da Faust'O, il fratello di Luca, che è già suo cliente...

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  10. Ecco lo spunto di Graziella:
    "Non si fecero mai nozze, che il diavolo non ci volesse fare la salsa."
    Lo sconosciuto estrae dalla tasca interna della giacca un pacchetto. Una persona a lui sconosciuta, dietro sostanzioso compenso, gli ha fornito l'indirizzo dove recapitarlo con il suggerimento di farlo aprire il prima possibile.
    Il pacchetto contiene un video. Il protagonista è lo sposo.

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  11. Ecco lo spunto video di Oliviero Ponte di Pino, in cui si suggerisce che Devil-eroo potrebbe essere uno chef demoniaco...
    https://www.facebook.com/strastorie/videos/1145126206097065

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