sabato 24 giugno 2017

Gli spunti dei lettori per "Le primule di maggio"

Questi sono i suggerimenti giunti a Gino Cervi per continuare il racconto ispirato alla figura tormentata e romanzesca del calciatore Antonio Bacchetti a StraStorie/"Bacchetti gioca?" a Da vicino nessuno è normale.

SPUNTO DI GIULIANO
Giuliano trova realistica l'idea che un maresciallo supertifoso e nostalgico "salvi" il proprio idolo calcistico della gioventù da una condanna certa fuggendo con lui verso una meta indefinita. Per il prosieguo del racconto ha però suggerito che sia Bacchetti, il colpevole, nel suo idealismo un po' folle, a riportare sulla retta via il maresciallo che sta rischiando la propria carriera per lui, chiedendogli di riportarlo in caserma e pretendendo di andare incontro al suo castigo.


SPUNTO DI CLAUDIO
Claudio immagina che il maresciallo si ricordi di avere un lontano parente che è un alto dirigente dell'ufficio anagrafe della zona. Il dirigente, grazie a magheggi complicatissimi, riesce a cambiare l'identità di Bacchetti trasformando il suo cognome in Tacchetti e permettendogli così di fuggire indisturbato in Iugoslavia con l'aiuto del maresciallo.


SPUNTO DI VANESSA
Bacchetti e Jovine sono ormai in una terra di confine e conflitto, dove tutto cambia volto repentinamente. Sarà forse per questo che il maresciallo all'improvviso ferma l'auto. «Ma che sei andato a pensare, Bacchetti, credi davvero che io mi metta a rischiare tutto, la carriera, la reputazione, il matrimonio, per un vecchio calciatore, un giramondo che a Napoli è stato appena due anni? Due anni belli, 'O Cammello, tu correvi senza mai rimanere senza fiato e noi sempre col respiro sospeso, ma quel giorno, Bacchetti, eh, quella domenica, te la ricordi, ci hai portati tutti quanti palla al piede, tutti cammelli con te, e poi Bacchetti, eh, te lo ricordi, Bacchetti? Cos'è successo quella domenica, Bacchetti? Sono più di vent'anni che me lo chiedo. Non dirmi che per saperlo ti devo puntare contro la mia bell'arma d'ordinanza..."


SPUNTO DI FREEPIER
"Maledetto Bacchetti bastardo di un Bacchetti! come hai potuto? cosa ti è saltato in mente? cosa pensavi? hai ancora un po' di cervello in quella maledetta testa? Non vedi quanto sono belle quelle primule rosse? Pensi che abbiano lo stesso colore quando sarai dietro le sbarre? Maledetto Toso. Ti ricordi quando correvi su e giù lungo la fascia, quando passavi la palla per la testa di quel jeppson? O cammello e o banco 'e napule. Che coppia! Sei stato anche partigiano contro i fascisti. Ed ora cosa sei diventato? ti sei guardato? Corri dietro le illusioni corri dietro ai soldi ai piccoli affari una volta avevi uno scopo avevi dei valori lottavi per la giustizia lottavi per conquistare la palla e metterla sulla testa di quel jeppson...Maledetto Toso" Bacchetti teneva lo sguardo basso non osava parlare pensava a quelle primule rosse che aveva trovato lassù in montagna quando era partigiano sì forse aveva ragione quel maresciallo di Napoli dietro le sbarre non avrebbero più avuto lo stesso colore."


SPUNTO DI FERDINANDO
La visione delle primule rosse, simbolo di cammuffamento e di latitanza convince il Toni e Il Pasquale (o carabbiniero do o53) a intraprendere una fuga insieme che li riportera' a Napoli , citta' dalla quale il rapporto tra I due e' partito. E da Udine a Napoli la strada e' lunga e accattivante.


SPUNTO DI LUCA
Il maresciallo Jovine Pasquale scende dalla macchina in silenzio e si guarda intorno. Il cielo è cupo e si è levato un vento strano, bizzoso e allegro, che ha portato via il caldo. Ma lui è lì, e deve decidere. Che fare con 'O Cammello?
Jovine apre il bagagliaio, prende una cosa e la stringe fra le mani. Dando le spalle a Bacchetti, atttraversa il fosso e inizia a camminare nel campo lì accanto in modo strano, a zigzag, un po' goffo, accennando qualche piccolo scatto e scartando all'improvviso. Toni lo osserva dalla macchina e poi capisce. Il maresciallo nel bagagliaio aveva un pallone, e ora sta giocando.
"'O Cammello, che fai? Su, vieni! Prova a farmi gol... Se ci riesci, sei libero."


SPUNTO DI IL NASO DI PINOCCHIO
La strada fino al confine la conosci, vai Bacchetti ...
Ma o' cammello non si muove, che piú che un cammello sembra un mulo
Bacchetti muoviti, vai, scappa; che quelli come te in galera ci muoiono.
Bacchetti apre la portiera della giulietta e rimonta in macchina: maresciallo io sono di quelli che restano, mi riporti indietro.
Jovine mette in moto e pensa che 'O cammello è proprio una testa calda, diciamo cosí.


Qui trovate l’incipit: http://www.strastorie.it/2017/06/bacchetti-gioca-1-lincipit-non-ho-piu.html
E qui la seconda puntata:
http://www.strastorie.it/2017/06/bacchetti-gioca-2-le-primule-di-maggio.html

C’È ANCORA TEMPO SINO A DOMATTINA PER POSTARE I VOSTRI SUGGERIMENTI PER LA TERZA PUNTATA DEL RACCONTO QUI, SU WWW.STRASTORIE.IT E VIA MAIL A STRASTORIE@GMAIL.COM. LIBERATE LA FANTASIA!

StraStorie. Interagisci con l’autore mentre scrive e contribuisci al processo creativo
“Bacchetti gioca?” Vita vera e immaginaria di un calciatore fuori dalle regole
18, 20, 25, 28 giugno, ore 20, a Da vicino nessuno è normale e sul web

Un progetto di Valeria Ravera
Con Gino Cervi, Oliviero Ponte Di Pino e ospiti a sorpresa
Musiche di Alessandro Arbuzzi
Illustrazioni di Guendalina Ravazzoni
Diretta straming a cura della Ladra di Libri
Supporto tecnico Giorgio Paolo Albani


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